La seconda vita degli alberi di Natale

La seconda vita degli alberi di Natale

 

“Prendersi cura di un albero di Natale vero richiede sicuramente impegno e dedizione: la terra nel vaso va mantenuta umida e l’albero deve essere posto in un luogo luminoso. In questo modo è possibile, al termine del periodo natalizio, garantire nuova vita all’albero, ad esempio piantandolo in giardino o donandolo ad appositi centri di raccolta che possono essere indicati dai vivaisti, dal Comune e dai Corpi Forestali.”

Si tratta di trasformare un comportamento consumistico di Enti e di privati cittadini in un circolo virtuoso che soddisfa tutti.

Sì, perché la scelta dell’albero natalizio è un’azione «apparentemente piccola, ma che in realtà può trasformarsi in un tassello importante per dare il nostro contributo alla riduzione delle emissioni di gas serra e per orientare il mercato in senso più ecologico».

E allora quando l’anno 2021 volgerà al termine, per essere ecologici nella scelta del tradizionale albero natalizio, ecco le quattro semplici regole che potremo seguire:

  1. eviteremo gli alberi di plastica;
  2. leggeremo con attenzione l’etichetta o la scheda sulla quale si trovano le informazioni circa la provenienza dell’albero: le eventuali coltivazioni specializzate, la nazionalità, l’età dell’albero e la non destinazione per il rimboschimento, per evitare mescolanze genetiche e quindi danni alle specie autoctone;
  3. preferiremo possibilmente gli alberi provenienti dal Paese in cui si risiede. Questo perché più è vicino il luogo di coltivazione o il bosco dal quale è prelevato, minore è l’impatto sull’ambiente in termini di emissioni nocive;
  4. passate le feste cercheremo di smaltire l’albero in modo corretto.
    Ripiantarlo sì, ma con attenzione. Bisogna evitare di ripiantare conifere di cui non si conosce l’origine. Si potrebbero creare problemi di inquinamento genetico. Meglio piantarlo nel giardino di casa (chi ce l’ha), a patto naturalmente di vivere in un luogo dove ci sono le condizioni climatiche adatte. Nel caso in cui non possiamo tenere l’albero vivo, ci sono alcuni vivai che lo ritirano al termine delle festività e lo custodiscono per noi fino al prossimo anno. In alternativa, si può contattare il proprio Comune per sapere se ha organizzato centri di consegna o programmi di ritiro.
    Un’altra soluzione a disposizione è quella di riciclare l’albero traendone del compost, cioè terriccio ottenuto dalla decomposizione e trasformazione biologica delle sostanze organiche attraverso un ciclo controllato che viene utilizzato come fertilizzante ecologico del terreno, oppure ricavandone del materiale organico che è utilizzato per creare uno strato protettivo sotto le piante, per evitare la crescita di piante infestanti, ma anche per contenere nei mesi estivi la rapida evaporazione dell’acqua.

Un buon proposito di vita sostenibile per questo 2021 appena cominciato.

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